«Alcuni al mio giudicio sono li quali più che l'altre genti si credon sapere e sanno meno;
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Scrivo decentemente, con una "poetica" personale. Mi piace collaborare.
Quando inserisco una nuova voce è per rendere pubblica una mia conoscenza e sapere, quale testimonianza assimilata.
Il mio vero nome è Duccio Toffanello Guadagni, uso come nickname "Scipione3" in quanto Scipione era il terzo nome di mio padre (Emilio, Maria, Scipione) ed il 3 è il mio numero (sono nato il 3 gennaio).
Mio padre si sentiva particolarmente onorato del suo primo e terzo nome (il secondo era dedicato spesso a Maria, al tempo - 1918), e Scipione era anche il nome di suo nonno.
Scipione L'africano, l'eroe repubblicano che persino rifiuta la carica di "console e dittatore perpetuo", carica che avrebbe potuto ottenere "a furor di popolo":
(da wiki Campagna d'Africa : ... "Certo è che Scipione è il primo generale romano a essere onorato col nome del popolo da lui vinto. L’entusiasmo del popolo è così grande che, se Scipione avesse voluto, avrebbe potuto ottenere un titolo ben più sostanzioso di un soprannome. Infatti il popolo voleva proclamarlo console e dittatore perpetuo. Ma Scipione rifiutò redarguendo severamente la folla perché intendeva elevarlo a un potere di fatto, se non di nome, pari a quello di un re. Scipione aveva trentatré anni, aveva salvato Roma ed era all'apice della fama." ).
e lo Scipione, l'elmo di Scipio, dell'inno di Mameli (da wiki) :
"Scipione l'Africano è citato nel testo dell'inno italiano "Fratelli d'Italia". Precisamente, nella strofa "l'Italia s'è desta, dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa". Il riferimento venne fatto da Goffredo Mameli con un particolare significato: l'Italia ha di nuovo sulla testa l'elmo di Scipione l'Africano, il quale sconfisse (a Zama) Annibale e i Cartaginesi. L'Italia, quindi, è tornata a combattere per ottenere la libertà ed essere unita; così come Scipione aveva, in fondo, liberato il suolo italico antico dai Punici, la nuova Italia sorgerà scacciando il nuovo straniero."
Sono nato e vivo a Mestre.
Sono orgoglioso di essere mestrino.
Mestre, la città che fu addirittura chiamata "una piccola Versailles",
Mestre, che tra i tanti propri onori vanta la XI^ medaglia d'oro come "Benemerita del Risorgimento nazionale" conferitale il 13 novembre 1898 per le azioni eroiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento: "In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza alla presa del forte di Marghera la notte del 22 marzo 1848 e nella sortita di Marghera del 27 ottobre successivo. "
Nel 1848 i mestrini, cantando "Il Canto degli Italiani" eroicamente sconfissero gli austriaci.
Sono fiero ed onorato di essere mestrino, e di essere Italiano.
Marchese nonchè Senatore Romano e Patrizio (Aretino e Fiorentino), nonchè Cavaliere di Santo Stefano.
Duccio Marco Uberto
Toffanello Guadagni
qui testo completo de "Il Canto degli Italiani".
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