Venceslao III di Boemia | |
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Venceslao III di Boemia in una miniatura della Chronica Hungarorum di Johannes de Thurocz, 1488 | |
Re di Boemia | |
In carica | 21 giugno 1305 – 4 agosto 1306 |
Predecessore | Venceslao II |
Successore | Enrico |
Re di Ungheria e Croazia | |
In carica | 27 agosto 1301 – 9 ottobre 1305 (contestato da Carlo I d'Ungheria) |
Predecessore | Andrea III |
Successore | Béla V |
Re di Polonia | |
In carica | 21 giugno 1305 – 4 agosto 1306 (contestato da Ladislao I) |
Predecessore | Venceslao II |
Successore | Ladislao I |
Nascita | Praga, 6 ottobre 1289 |
Morte | Olomouc, 4 agosto 1306 |
Luogo di sepoltura | Cattedrale di San Venceslao, Olomouc (fino al 1326) Monastero di Zbraslav, Praga (dal 1326) |
Dinastia | Přemyslidi |
Padre | Venceslao II di Boemia |
Madre | Giuditta d'Asburgo |
Consorte | Viola di Teschen |
Religione | Cattolicesimo |
Venceslao III (Praga, 6 ottobre 1289 – Olomouc, 4 agosto 1306) fu re di Boemia dal 1305 al 1306, re d'Ungheria dal 1301 al 1305, e re di Polonia dal 1305 al 1306.
Ultimo sovrano della dinastia dei Přemyslidi, che era al potere da circa 400 anni, era figlio del re ceco e polacco Venceslao II e di sua moglie Giuditta d'Asburgo. Nel 1298, i delegati boemi si accordarono con Andrea III d'Ungheria affinché questi, in un futuro indeterminato, concedesse in sposa sua figlia al giovane boemo, che all'epoca aveva nove anni. Dopo la morte del sovrano magiaro, il dodicenne Venceslao fu incoronato re d'Ungheria il 27 agosto 1301 a Székesfehérvár. Tuttavia, egli non controllò mai l'intera Ungheria e suo padre e i suoi consiglieri esercitarono il governo in sua vece. Durante il suo dominio, dovette convivere con la presenza di Carlo Roberto, il quale amministrava la parte meridionale dell'Ungheria e bramava per sé la corona ungherese. Malgrado papa Bonifacio VIII e l'imperatore del Sacro Romano Impero Alberto I d'Asburgo avessero dichiarato il proprio sostegno a Carlo, nell'estate del 1304 Venceslao II decise di sostenere la posizione di suo figlio con una campagna militare in Ungheria. Tuttavia, ben presto, dovette ritirarsi dalla terra magiara assieme a Venceslao III, senza però che questi avesse rinunciato alla corona di Santo Stefano.
Dopo la morte del genitore nel giugno del 1305, Venceslao III salì al trono della Boemia e della Polonia. Con quest'ultimo regno che versava in condizioni di forte indebitamento, la posizione del nuovo sovrano appariva assai fragile a Cracovia e la sua nulla influenza nel governo ungherese non giocò a suo favore. All'inizio del regno di Venceslao, si svolsero dei negoziati con Alberto del Sacro Romano Impero, i quali risultarono notevolmente vantaggiosi per Venceslao. Terminate le trattative con gli Asburgo, il 9 ottobre 1305 abdicò al trono ungherese in favore del duca di Bassa Baviera Ottone III. Il 5 ottobre 1305 Venceslao sposò Viola, la figlia del duca di Teschen Miecislao. Secondo i cronisti contemporanei e successivi, Venceslao III trascorse il suo periodo sul trono secondo stili di vita «moralmente deprecabili» e rimase sempre limitato dal peso specifico dell'aristocrazia, alla quale concesse molti dei suoi possedimenti. Secondo gli autori, l'inversione di rotta nel comportamento del re sarebbe avvenuta nel primo anniversario della morte di Venceslao II, quando visitò la sua tomba nel monastero di Zbraslav, nei dintorni di Praga, dove l'abate locale Corrado di Erfurt lo riportò alla ragione. Tuttavia, i documenti reali dell'epoca non confermano le affermazioni dei cronisti relative all'ampia distribuzione dei beni che sarebbe stata compiuta dal giovane.
La situazione in Polonia peggiorò per i Přemyslidi nel 1306: il principe di Cracovia Ladislao I il Breve guidò la resistenza in Piccola Polonia, mentre la Grande Polonia patì l'attacco del principe di Głogów Enrico III. Deciso a intraprendere una campagna bellica in Polonia, Venceslao diede il via alle operazioni di reclutamento, ma, mentre radunava le truppe, si recò a Olomouc, dove fu assassinato il 4 agosto 1306 all'età di 16 anni. L'assassinio nella città morava sarebbe avvenuto nella casa del decano, nelle immediate vicinanze della Cattedrale di San Venceslao. Le circostanze relative all'omicidio non sono mai state chiarite del tutto: la maggioranza dei cronisti afferma che l'assassinio fu commesso dal cavaliere della Turingia Corrado di Botenstein, proveniente da Mühlhausen, che apparentemente venne catturato e ucciso dopo il tragico evento. La storiografia considera tra i più probabili autori del misfatto Alberto d'Asburgo, Ladislao I, la nobiltà boema nel suo insieme o qualcuno dei membri, con quest'ultima possibilità ritenuta la più probabile secondo gli storici. Sepolto nella cattedrale di San Venceslao di Olomouc, in seguito le sue spoglie furono trasferite al monastero di Zbraslav e nel ruolo che ricoprì in vita gli subentrò Enrico di Carinzia e Tirolo.