Veterano | |
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Ai veterani furono donati al termine della honesta missio, terre nelle province spesso in concomitanza con la creazione di nuove colonie di stampo militare. | |
Descrizione generale | |
Attiva | 753 a.C. - 476 |
Nazione | Età regia di Roma Repubblica romana Impero romano |
Servizio | Esercito romano |
Tipo | Militari esperti, ex combattenti |
Ruolo | Istruttori militari Essere richiamati in caso di necessità |
Dimensione | Dipende da ogni battaglia |
Guarnigione/QG | province romane |
Patrono | Marte dio della guerra |
Battaglie/guerre | Battaglie romane |
Anniversari | 21 aprile |
Parte di | |
Legioni romane Truppe ausiliarie dell'esercito romano | |
Comandanti | |
Degni di nota | Gaio Mario, Gaio Giulio Cesare, Augusto |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Col termine veterano nell'antica Roma si designava un soldato al termine del suo servizio, in qualunque corpo avesse militato (coorti pretorie o urbane, legioni, armata ausiliaria, flotta)[1].
La durata del servizio è concetto che evolve con la stessa storia di organizzazione dell'esercito di Roma e al suo interno della figura del miles. Egli, inizialmente, è un soldato volontario; si arma a proprie spese e rimane in servizio per la durata della campagna militare per la quale è stato reclutato. In seguito con l'organizzazione dell'esercito e la creazione di un vero e proprio soggetto sociale e giuridico, "il militare professionista", si fisserà anche la durata del servizio, variabile, come vedremo, a seconda del corpo militare di appartenenza.