Via Aquitania Via Aquitania sistema stradale romano | |
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percorso della Via Aquitania (in rosso) | |
Localizzazione | |
Stato attuale | Francia |
Regione | Aquitania e Midi-Pirenei |
Informazioni generali | |
Tipo | strada romana |
Costruzione | dopo il 118 a.C.-seconda metà del I secolo a.C. |
Costruttore | Gaio Giulio Cesare e Marco Vipsanio Agrippa (che forse la terminò) |
Lunghezza | 400 chilometri circa |
Inizio | Narbo Martius (Narbona) |
Fine | Burdigala (Bordeaux) |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Repubblica romana poi Impero romano |
Funzione strategica | prosecuzione verso nord della via Augusta (dalla Spagna romana) |
Itinerario antonino e nella Tavola Peutingeriana | |
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La Via Aquitania era un'antica strada romana della Gallia, costruita intorno al 118 a.C. La via, lunga circa 400 km, congiungeva la colonia romana di Narbo Martius (Narbona) con l'oceano Atlantico passando per Tolosa e Burdigala (Bordeaux).
La strada fu realizzata intorno al 118 a.C., ma non se ne conosce chi ne commissionò la realizzazione. La sua costruzione avvenne all'indomani della vittoria ottenuta dal console romano Gneo Domizio Enobarbo insieme al generale Quinto Fabio Massimo Allobrogico contro le tribù galle degli Allobrogi e Arverni nel 121 a.C. Questa vittoria di fatto spianò la strada alla penetrazione romana nella Gallia meridionale non più ostacolata dalle tribù locali. Successivamente Enobarbo divenne proconsole della Gallia e nel 118 a.C. fondò la città di Narbo Marzio, la moderna Narbonne, e costruì la Via Domitia, cui la via Aquitania si collega proprio in Narbonne. È pertanto ritenuto probabile che la via Aquitania fu voluta dallo stesso Enobarbo per rendere più agevole la penetrazione nei territori abitati dalle tribù recentemente sconfitte.
La costruzione successiva potrebbe datarsi a Gaio Giulio Cesare (dopo la conquista della Gallia Comata) o a Marco Vipsanio Agrippa.