Vicariato della Valpolicella

Vicariato della Valpolicella
Vicariato della Valpolicella
Stemma del Vicariato della Valpolicella come raffigurato sul frontespizio di Privilegia et iura Communitatis et Hominum Vallis Pulicellae, un saggio del XVI secolo scritto da Giangiacomo Pigari.
Informazioni generali
CapoluogoSan Pietro in Cariano
Popolazione11769 (1630)
Dipendente daRepubblica di Venezia
Suddiviso inPiovadeghi
Evoluzione storica
Inizio1405 con Francesco Brognolino (probabile)
CausaDedizione di Verona a Venezia
Fine1806
CausaPace di Presburgo
Preceduto da Succeduto da
Contea della Valpolicella abolito
Cartografia
Localizzazione del Vicariato della Valpolicella (in verde) nell'odierno Veneto

Il Vicariato della Valpolicella fu una entità amministrativa nata sotto la Repubblica di Venezia a seguito della dedizione di Verona a Venezia del 1405, comprendente i territori valpolicellesi che già costituivano la Contea della Valpolicella istituita nel secolo precedente dagli Scaligeri.

Per tutta la sua esistenza, il Vicariato poté godere di un vantaggioso sistema fiscale, di un'autonomia amministrativa e di alcuni privilegi, come poter eleggere da sé il proprio vicario. Tali concessioni vennero fatte sia in virtù della ricchezza del territorio, sia per l'esigenza di poter contare sulla sua fedeltà essendo terra di confine. Nel corso dei quattro secoli di vita dell'ente, il territorio poté prosperare, come testimoniano le numerose ville venete che qui vennero edificate, e fu solo marginalmente sfiorato dagli eventi bellici che si susseguirono nei territori vicini. Anche le fasce più deboli godettero di una relativa agiatezza, se paragonate alla media del tempo, ma non mancarono epidemie e casi di malnutrizione. L'aumento demografico fu pressappoco costante, esclusi gli anni in cui la regione fu interessata da epidemie di peste eccezionali, come quella del 1630 che causò la morte dei due terzi degli abitanti.

A capo del Vicariato vi era un vicario eletto annualmente tra i cittadini patrizi di Verona, che si insediava il primo giorno di febbraio, dopo una processione che partiva da porta San Giorgio a Verona. Nel suo ufficio era coadiuvato, tra gli altri, da due nodari, da un sindico e da quattro ufficiali. Il governo era retto dal Consiglio dei Diciotto, questo eletto per tre anni. Inizialmente il Vicariato non ebbe una sede ben definita, ma dal 1452 in poi è certo che fu stabilita nella Domus Valli Pulicelle a San Pietro in Cariano.

Con la caduta definitiva della Repubblica di Venezia e la successiva pace di Presburgo, il 1º maggio 1806 il Veneto tornò sotto il dominio dei Francesi che abrogarono i vicariati, compreso quello della Valpolicella. Insieme a esso scomparvero le autonomie e i privilegi di cui il territorio aveva beneficiato per oltre quattro secoli.


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