Il villaggio è un insediamento di modesta entità[1] formatosi prevalentemente per necessità pratiche influenzate dalla presenza di una risorsa importante nelle vicinanze: miniere, pascoli, coltivazioni, pesca. Il villaggio è generalmente privo di fortificazioni, ma può essere recintato da muri o siepi spinose[2]. La sua natura agricola/rurale e indifesa lo differenzia dai borghi, borgate o paesi. Altra caratteristica dei villaggi è anche l'assenza di una vera e propria organizzazione urbanistica[3]. Il termine nasce per distinguere quegli insediamenti fissi, stabili, ovvero quei luoghi abitati da popoli non più nomadi. Gli insediamenti transitori sono invece definiti accampamenti[2].