La violenza sessuale è un delitto commesso da chi usa in modo illecito la propria forza, la propria autorità o un mezzo di sopraffazione costringendo con atti, prevaricazione o minaccia (esplicita o implicita) a compiere o a subire atti sessuali contro la propria volontà[1]. Talvolta si definisce violenza carnale o stupro[2][3]. La parola stupro viene anche definita da alcune fonti come un generico atto sessuale imposto con la forza o la violenza.[4][5][6]
Quando la violenza viene usata durante i conflitti come mezzo per sottomettere ed umiliare la popolazione dei territori occupati è considerata un crimine di guerra come definito[8] dalla Quarta Convenzione di Ginevra nel 1949 ed in seguito integrato ed esteso dai Protocolli Aggiuntivi del 1977 ai conflitti interni, soprattutto per quanto riguarda "gli oltraggi alla dignità della persona, specialmente i trattamenti umilianti e degradanti, lo stupro, la prostituzione forzata e qualsiasi offesa al pudore"[9].
^Violenza sessuale, su treccani.it, Enciclopedia Treccani. URL consultato il 19 ottobre 2016.
^Tipicamente, la violenza sessuale è espressione di aggressività, di collera o di bisogno di potere; psicologicamente, è più violenta che sessuale. Traumi non di origine genitale si verificano in circa il 50% delle violenze sulle donne.
Erin G. Clifton, PhD, Department of Psychiatry, University of Michigan, Esame medico della vittima di violenza carnale, su msdmanuals.com. URL consultato il 5 giugno 2021.