Virgilio Fossati | ||||||||||
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Nazionalità | Italia | |||||||||
Altezza | 188[1] cm | |||||||||
Calcio | ||||||||||
Ruolo | Centrocampista | |||||||||
Termine carriera | 23 maggio 1915 - giocatore/allenatore[T 1] | |||||||||
Carriera | ||||||||||
Giovanili | ||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||
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Nazionale | ||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||
Virgilio Fossati | |
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Virgilio Fossati durante la giovinezza | |
Nascita | Milano, 3 gennaio 1891 |
Morte | Monfalcone, 29 giugno 1916 |
Cause della morte | Caduto in battaglia |
Luogo di sepoltura | Corpo disperso |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Fanteria |
Unità | Brigata Cuneo |
Reparto | 8º Reggimento |
Anni di servizio | 1915-1916 |
Grado | Capitano |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Campagne | Fronte italiano |
Battaglie | Battaglia del Podgora Sesta battaglia dell'Isonzo † |
Decorazioni | Medaglia d'argento al valor militare (postuma) |
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Virgilio Fossati (Milano, 3 gennaio 1891 – Monfalcone, 29 giugno 1916) è stato un calciatore italiano di ruolo centrocampista, di fatto anche allenatore. A volte è chiamato Fossati I per distinguerlo dal fratello minore Giuseppe, anch'egli calciatore.
Tra il 1908 e il 1915 fu uno dei pionieri del campionato italiano di calcio, distinguendosi come uno dei più capaci giocatori del Football Club Internazionale Milano, di cui fu il secondo capitano dopo Hernst Marktl e dove giocò novantasei partite, segnando otto volte. In virtù del ruolo di capitano, non essendo delineata all'epoca la figura dell'allenatore, a lui spettavano le decisioni di carattere tecnico e tattico. Grazie alla sua guida capace, l'Inter vinse il campionato di Prima Categoria 1909-1910, conquistando il suo primo scudetto della storia. Fossati fu anche tra i primi undici convocati della Nazionale di calcio dell'Italia, giocando nella partita d'esordio assoluto contro la Francia del 15 maggio 1910, dove segnò il gol del momentaneo 2-0, contribuendo alla prima storica vittoria azzurra. In seguito divenne capitano della compagine azzurra, collezionandovi dodici presenze.
La carriera di Fossati fu interrotta dalla prima guerra mondiale, che mise fine a tutti i campionati calcistici allora in corso. Richiamato alle armi nel Regio Esercito, combatté sul fronte italiano dove cadde durante le fasi preliminari della sesta battaglia dell'Isonzo nell'estate del 1916. Il suo corpo non fu mai recuperato. Fu decorato postumamente con la medaglia d'argento al valor militare, e gli fu dedicato il campo Virgilio Fossati, stadio dell'Inter fino al 1930.
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