Virginia Woolf

Virginia Woolf nel 1902, fotografia di George Charles Beresford.
La firma autografa dell'autrice.

Adeline Virginia Woolf, nata Stephen (Londra, 25 gennaio 1882Rodmell, 28 marzo 1941), è stata una scrittrice, saggista e attivista britannica.

Considerata come una delle principali figure della letteratura del XX secolo, attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i sessi, fu, assieme al marito, militante del fabianesimo.[1] Nel periodo fra le due guerre fu componente del Bloomsbury Group e figura di rilievo nell'ambiente letterario londinese.

Le sue opere più famose comprendono i romanzi La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927) e Orlando (1928). Tra le opere di saggistica emergono Il lettore comune (1925) e Una stanza tutta per sé (1929); in quest'ultima opera compare la celebre citazione: «Una donna deve avere denaro, cibo adeguato e una stanza tutta per sé se vuole scrivere romanzi».

I suoi lavori sono stati tradotti in oltre cinquanta lingue. Ricordiamo le traduzioni di Jorge Luis Borges, Marguerite Yourcenar, Giulia Niccolai, Cristina Campo e Nadia Fusini.

  1. ^ Sebbene, come affermò nel suo saggio Le tre ghinee, non si fosse mai considerata «femminista» in quanto tale termine da lei definito superato già dagli anni trenta.

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