Voltaire (pronunciato in italiano /volˈtɛr/[1]; in francese [vɔltɛ:ʀ]), pseudonimo di François-Marie Arouet ([fʀɑ̃swa maʀi aʀwɛ]; Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778), è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese.
Il nome di Voltaire è legato al movimento culturale dell'illuminismo, una corrente di pensiero del '700, di cui fu uno degli animatori e degli esponenti principali insieme a Montesquieu, Rousseau, Diderot, d'Alembert, d'Holbach e du Châtelet, tutti gravitanti attorno all'ambiente dell'Encyclopédie.[2] La vasta produzione letteraria di Voltaire si caratterizza per l'ironia, la chiarezza dello stile, la vivacità dei toni e la polemica contro le ingiustizie e le superstizioni.[3][4] Deista,[5] cioè seguace della religione naturale che vede la divinità come estranea al mondo e alla storia, ma scettico, fortemente anticlericale e laico, Voltaire è considerato uno dei principali ispiratori del pensiero razionalista e non religioso moderno.[6][7]
Le idee e le opere di Voltaire, così come quelle degli altri illuministi, hanno ispirato e influenzato moltissimi pensatori, politici e intellettuali contemporanei e successivi e ancora oggi sono molto diffuse. In particolare hanno influenzato protagonisti della rivoluzione americana, come Benjamin Franklin e Thomas Jefferson, e di quella francese, come Jean Sylvain Bailly (che tenne una proficua corrispondenza epistolare con Voltaire), Condorcet (anche lui enciclopedista) e in parte Robespierre,[8][9] oltre che molti altri filosofi come Cesare Beccaria,[10] Karl Marx[11] e Friedrich Nietzsche.[12]
- ^ Luciano Canepari, Voltaire, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
- ^ Voltaire, su treccani.it. URL consultato l'8 gennaio 2014.
- ^ Voltaire. Lo scandalo dell'intelligenza, introduzione, su ibs.it. URL consultato l'8 gennaio 2014.
- ^ Voltaire, Dizionario filosofico, voce Superstizione, Tolleranza.
- ^ Voltaire, su homolaicus.com. URL consultato l'8 gennaio 2014.
- ^ Ricardo J. Quinones, Erasmo e Voltaire. Perché sono ancora attuali, Armando editore, 2012, pag. 38, nota 5; disponibile su Google libri
- ^ Voltaire, Dizionario filosofico, voce Prete; voce Religione.
- ^ Voltaire e Rousseau protagonisti della rivoluzione, su ospitiweb.indire.it. URL consultato l'8 gennaio 2014.
- ^ "Annamaria Battista ha documentato come l'antienciclopedismo di Robespierre avesse indotto quest'ultimo a bollare «con brutalità incisiva Diderot, D'Alembert e Voltaire come "intriganti ipocriti", implacabili avversari del grande Rousseau» e come ciò sia riconducibile al "materialismo" della posizione degli enciclopedisti al quale Robespierre contrapponeva la "religiosità" rousseauiana" in Giuseppe Acocella, Per una filosofia politica dell'Italia civile, disponibile su Google books
- ^ Introduzione a Il caso de La Barre, lettera di Voltaire a Cesare Beccaria, su ibs.it. URL consultato l'8 gennaio 2014.
- ^ Lo stile ironico e polemico di Marx e Voltaire sono spesso stati messi a confronto; esempio: «Egli unisce in sé lo spirito più mordace con la più profonda serietà filosofica: immaginati Rousseau, Voltaire, d'Holbach, Lessing, Heine e Hegel fusi in una sola persona… ecco il dottor Marx» (Moses Hess a Berthold Auerbach, 1841)
- ^ Nella sua fase detta "illuministica", Nietzsche dedica a Voltaire il libro Umano, troppo umano.