William Blake

William Blake ritratto da Thomas Philips nel 1807

William Blake (Londra, 28 novembre 1757Londra, 12 agosto 1827) è stato un poeta, pittore e incisore britannico.

L'opera di Blake, largamente sottovalutata mentre egli era in vita, venne poi considerata estremamente significativa e fonte di ispirazione sia nell'ambito della poesia che in quello delle arti visive. Secondo Northrop Frye, che si dedicò allo studio dell'intero corpus poetico di Blake, i suoi versi simili a profezie costituiscono "Quello che, in rapporto ai reali meriti, è il corpus poetico in lingua inglese meno letto". Altri hanno invece lodato l'arte pittorica di Blake e un critico del XX secolo lo ha proclamato "Di gran lunga il più grande artista che la Gran Bretagna abbia mai prodotto."[1] Considerato un tempo pazzo per le sue idee stravaganti, divenne poi molto apprezzato per la sua espressività, la sua creatività e per la visione filosofica che sta alla base del suo lavoro. Come ha suggerito egli stesso.

(EN)

«The Imagination is not a State: it is the Human Existence itself»

(IT)

«L'immaginazione non è uno stato mentale: è l'esistenza umana stessa.»

Anche se la sua pittura e la sua poesia sono state solitamente valutate separatamente, Blake spesso se ne servì di concerto per creare opere che sfidassero e sostituissero le convenzioni in uso. Si definiva capace di discutere e confrontarsi con i profeti dell'Antico Testamento e profuse un grande sforzo per creare le illustrazioni per il Libro di Giobbe, ma l'amore dell'artista per la Bibbia si affiancava ad un'aperta ostilità verso la Chiesa d'Inghilterra, e le sue convinzioni religiose erano influenzate dall'attrazione per il Misticismo e dalla fascinazione verso il movimento romantico, che a quel tempo era in pieno sviluppo.[2] Alla resa dei conti, la difficoltà che si incontra nel tentativo di inserire William Blake in un qualsiasi periodo o movimento della storia dell'arte è forse la caratteristica che meglio riesce a definirlo.

Blake ha svolto un ruolo cruciale per lo sviluppo del moderno concetto di immaginazione nella cultura occidentale. La sua convinzione che l'umanità possa superare i limiti a lei posti dai cinque sensi è forse il suo più grande lascito:

(EN)

«If the doors of perception were cleansed, every thing would appear to man as it is, infinite.»

(IT)

«Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito.»

Mentre un tempo questa prospettiva era considerata aberrante, al giorno d'oggi è stata incorporata nella moderna definizione del termine.

In particolare della citazione "the doors of perception" si è spesso sentita l'eco nella letteratura e nella musica del XX secolo: per fare due esempi, Aldous Huxley, con il suo saggio The Doors of Perception ed in seguito a questo, Jim Morrison con la sua band The Doors, rendono un evidente omaggio al pensiero di Blake.

  1. ^ Jonathan Jones, Blake's heaven, su guardian.co.uk, The Guardian, 27 settembre 2007.
  2. ^ Alfred Kazin, An Introduction to William Blake, su multimedialibrary.com, 1997. URL consultato il 27 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2006).

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