William Jennings Bryan

William Jennings Bryan

41º Segretario di Stato degli Stati Uniti
Durata mandato5 marzo 1913 –
9 giugno 1915
PresidenteWoodrow Wilson
PredecessorePhilander C. Knox
SuccessoreRobert Lansing

Membro della Camera dei rappresentanti - Nebraska, distretto n.1
Durata mandato4 marzo 1891 –
3 marzo 1895
PredecessoreWilliam James Connell
SuccessoreJesse Burr Strode

Dati generali
Partito politicoDemocratico
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di William Jennings Bryan

William Jennings Bryan (Salem, 19 marzo 1860Dayton, 26 luglio 1925) è stato un politico statunitense esponente del Partito Democratico.

Fu il candidato del suo partito per tre volte alle elezioni presidenziali: a quelle del 1896, a quelle del 1900 e a quelle del 1908, ma fu sempre sconfitto, da William McKinley le prime due volte e da William Howard Taft la terza. Fu un forte sostenitore del proibizionismo e un grande nemico dell'evoluzionismo darwiniano, contro il quale si distinse nel 1925 nel processo contro John Scopes, reo di aver insegnato la teoria dell'evoluzione in una scuola del Tennessee, processo di cui parlarono molto i giornali e le radio.

A partire dal 1896 Bryan emerse come personalità dominante nel Partito Democratico. Prima delle tre candidature alla presidenza era stato deputato alla Camera dei rappresentanti; dopo di esse fu segretario di Stato con il presidente Woodrow Wilson. Aveva una grande fiducia nella saggezza della gente comune, per cui era spesso chiamato "The Great Commoner".[1]

Nato e cresciuto nell'Illinois, Bryan si trasferì nel Nebraska negli anni 1880. Vinse l'elezione alla Camera dei rappresentanti nelle elezioni del 1890, venendo poi rieletto per un secondo mandato; si candidò quindi senza successo per il Senato nel 1894. Alla Convenzione nazionale democratica del 1896 Bryan pronunciò il suo famoso discorso sulla "croce d'oro", contro il sistema aureo e gli interessi economici dell'Est, e si spese a favore di politiche inflazionistiche basate sull'uso dell'argento per emettere moneta. Ripudiando il presidente democratico in carica, Grover Cleveland, e i suoi Democratici "Bourbon" conservatori, la Convenzione democratica nominò Bryan candidato presidente, facendolo diventare il più giovane candidato alla presidenza di un grande partito nella storia degli Stati Uniti. Successivamente Bryan ottenne anche l'appoggio del Partito populista, e molti populisti alla fine avrebbero seguito Bryan nel Partito Democratico. Nelle elezioni presidenziali del 1896, intensamente combattute, Bryan fu battuto dal candidato repubblicano William McKinley. Con 36 anni di età, Bryan rimane la persona più giovane nella storia degli Stati Uniti a ottenere almeno un grande elettore.[2] In seguito Bryan guadagnò fama come oratore, intraprendendo un giro di conferenze in tutti gli Stati Uniti nel 1896, toccando 27 Stati e un pubblico di cinque milioni di persone.

Bryan mantenne il controllo del Partito Democratico e fu nuovamente candidato alle elezioni presidenziali del 1900. Dopo la guerra ispano-americana, Bryan era diventato un feroce oppositore dell'imperialismo statunitense e gran parte della sua campagna elettorale si concentrò su questo tema. Alle elezioni però McKinley sconfisse nuovamente Bryan, vincendo diversi Stati dell'Ovest che erano andati a Bryan nel 1896. L'influenza di Bryan nel partito si indebolì e dopo queste elezioni i Democratici nominarono il conservatore Alton B. Parker per le elezioni presidenziali del 1904. Parker tuttavia fu clamorosamente sconfitto dal repubblicano Theodore Roosevelt, e questo riportò in auge Bryan, anche perché gli elettori di entrambi i partiti vedevano con più simpatia le riforme progressiste da lui sostenute da tempo. Bryan vinse la nomina del suo partito alle elezioni presidenziali del 1908, ma fu sconfitto dal successore prescelto di Roosevelt, William Howard Taft. Bryan e Henry Clay sono i soli a non aver mai vinto un'elezione presidenziale pur ottenendo grandi elettori in tre diverse elezioni tenutesi dopo la ratifica del XII emendamento nel 1804.

I Democratici persero tutte le seguenti elezioni presidenziali fino a quelle del 1912, quando vinsero con Woodrow Wilson. Bryan fu ricompensato per il sostegno a Wilson con l'importante posizione di segretario di Stato. Bryan aiutò Wilson a far approvare dal Congresso diverse riforme progressiste, ma si scontrò con Wilson sulla neutralità degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale. Fermo neutralista, Bryan si dimise dal suo incarico nel 1915 quando Wilson inviò alla Germania una nota di protesta in risposta all'affondamento del RMS Lusitania da parte di un U-Boot tedesco. Dopo aver lasciato l'incarico Bryan mantenne parte della sua influenza all'interno del Partito Democratico, ma si dedicò sempre più alle questioni religiose e all'attivismo contro l'evoluzionismo. Si oppose al darwinismo per motivi religiosi e umanitari; l'episodio più famoso avvenne nel 1925 con il processo contro John Scopes, reo di aver insegnato la teoria della evoluzione in una scuola del Tennessee.

Dopo la sua morte nel 1925, Bryan ha suscitato reazioni contrastanti da parte di vari commentatori, ma è generalmente considerato una delle figure più influenti dell'era progressista.

  1. ^ John Nimick, Great Commoner Bryan dies in sleep, apoplexy given as cause of death, su UPI Archives, 27 luglio 1925. URL consultato il 26 dicembre 2017.
  2. ^ Youngest & Oldest Electoral Vote recipients., su Talk Elections, 7 luglio 2015. URL consultato il 18 aprile 2020.

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