William Tecumseh Sherman

William Tecumseh Sherman

Comandante generale dell'esercito statunitense
Durata mandato4 marzo 1869 –
1º novembre 1883
PresidenteUlysses S. Grant
Rutherford B. Hayes
James A. Garfield
Chester Arthur
PredecessoreUlysses S. Grant
SuccessorePhilip Sheridan

Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America
ad interim
Durata mandato6 settembre 1869 –
25 ottobre 1869
PresidenteUlysses S. Grant
PredecessoreJohn Aaron Rawlins
SuccessoreWilliam Worth Belknap

Dati generali
Partito politicoRepubblicano
Titolo di studioAccademia militare
UniversitàUnited States Military Academy
ProfessioneMilitare
FirmaFirma di William Tecumseh Sherman
William Tecumseh Sherman
SoprannomeCump; Uncle Billy
NascitaLancaster, 8 febbraio 1820
MorteNew York, 14 febbraio 1891
Luogo di sepolturaCimitero di Calvary a St. Louis, Missouri
Dati militari
Paese servito Stati Uniti
Unione
Forza armata United States Army
Union Army
Anni di servizio1840 - 1853
1861 - 1884
GradoGenerale dell'esercito
GuerreGuerra seminole
Guerra di secessione americana
CampagneCampagna di Vicksburg
Assedio di Vicksburg
Campagna di Chattanooga
Campagna di Atlanta
Campagna di Savannah
Campagna delle Caroline
BattagliePrima battaglia di Bull Run
Battaglia di Shiloh
Spedizione di Jackson
Battaglia del Meridian
Comandante diComandante generale dell'esercito statunitense
Armata del Tennessee
XV Corps
Divisione militare del Mississippi
Dipartimento del Missouri
DecorazioniRingraziamenti dal Senato[1][2]
Studi militariAccademia militare di West Point
Altre caricheManager di banca; Avvocato; Rettore di College
Firma
(fonti nel corpo del testo)
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William Tecumseh Sherman (Lancaster, 8 febbraio 1820New York, 14 febbraio 1891) è stato un generale, dirigente d'azienda, educatore e scrittore statunitense.

Prestò servizio come generale dell'esercito unionista nel corso della guerra di secessione (1861 - 1865), che gli valse la fama di essere un grande stratega militare, ma anche severe critiche per la durezza delle sue decisioni, soprattutto per la tattica della "terra bruciata", che attuò contro i Confederati[3]. Sherman iniziò la sua carriera durante la guerra di secessione combattendo la prima battaglia di Bull Run e, subito dopo, nel Kentucky. Fu sotto il comando di Ulysses S. Grant dal 1862 al 1863, durante le battaglie di Fort Henry, Fort Donelson e Shiloh e, in seguito, nella campagna di Vicksburg e nell'assedio che condusse alla caduta della roccaforte sudista.

Dopo la vittoria ottenuta nella campagna di Chattanooga, culminata con la disfatta dell'Armata confederata del Tennessee, nel 1864 succedette a Grant in qualità di comandante del Teatro Occidentale della guerra di secessione americana. Procedette quindi a guidare le proprie truppe nella campagna di Atlanta, un successo militare che contribuì in maniera decisiva alla rielezione del presidente Abraham Lincoln nelle elezioni presidenziali del 1864.

La sua successiva marcia verso il mare attraverso la Georgia, la Carolina del Sud e la Carolina del Nord minò ulteriormente la capacità delle forze confederate di combattere. Nell'aprile del 1865 accettò la resa di tutti gli eserciti sudisti ancora attivi nelle due Caroline, nella Georgia e nella Florida.

Grant vinse le elezioni presidenziali del 1868 e, durante la sua presidenza, Sherman venne nominato comandante generale dell'esercito statunitense, carica che ricoprì fino al 1883; come tale fu responsabile della conduzione delle guerre indiane nei territori del West. Sostenne la guerra totale contro gli Indiani, per costringerli a stabilirsi all'interno delle riserve.

Rifiutò sempre fermamente di entrare in politica e nel 1875 pubblicò le sue memorie, uno dei migliori resoconti di prima mano sulla guerra civile americana. Per le sue innovative e aggressive concezioni strategiche fu considerato il "primo autentico generale moderno"[4].

  1. ^ https://books.google.it/books?id=Ii4OAAAAIAAJ&pg=PA1&dq=Sherman+468763&redir_esc=y#v=onepage&q=Sherman%20468763&f=false.
  2. ^ https://archive.org/details/memoirsgeneralw10shergoog/page/n77/mode/2up.
  3. ^ "Il genio di Sherman per la strategia e la logistica... lo ha reso uno dei più importanti architetti della vittoria dell'Unione". Steven E. Woodworth, Nothing but Victory: The Army of the Tennessee, 1861–1865 (New York: Alfred A. Knopf, 2005), p. 631. Per uno studio assai critico sulla figura del generale cfr. John B. Walters, Merchant of Terror: General Sherman and Total War (Indianapolis: Bobbs-Merrill, 1973).
  4. ^ Liddell Hart, p. 430.

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