XXII Giochi olimpici invernali

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XXII Giochi olimpici invernali
(RU) Жаркие. Зимние. Твои.
traslitterazione: Žarkie. Zimnie. Tvoi.
(EN) Hot. Cool. Yours.
(traduzione: Caldo. Freddo. Tuo)
Città ospitanteSoči, Russia
Paesi partecipanti88 (vedi sotto)
Atleti partecipanti2 860
(1 770 Uomini - 1 090 Donne)
Competizioni98 in 15 sport
Cerimonia apertura7 febbraio 2014
Cerimonia chiusura23 febbraio 2014
Aperti daVladimir Putin
Giuramento atletiRuslan Zacharov
Giuramento giudiciVjačeslav Vedenin
Giuramento allenatoriAnastasija Popkova
Ultimo tedoforoVladislav Tret'jak
Irina Rodnina
StadioStadio Olimpico di Soči
Medagliere
Nazione Medaglie d'oro vinte Medaglie d'argento vinte Medaglie di bronzo vinte Medaglie complessive vinte
Russia (bandiera) Russia1110930
Norvegia (bandiera) Norvegia1151026
Canada (bandiera) Canada10105 25
Cronologia dei Giochi olimpici
Giochi precedentiGiochi successivi
Vancouver 2010 Pyeongchang 2018

I XXII Giochi olimpici invernali (in russo XXII зимние Олимпийские игры?, XXII zimnie Olimpijskie igry), noti anche come Soči 2014, si sono svolti a Soči (Russia) dal 7 al 23 febbraio 2014. Nella stessa località si sono tenuti gli XI Giochi paralimpici invernali. Alcune gare sono state disputate nella stazione sciistica di Krasnaja Poljana, a circa 45 km dalla città olimpica, mentre il villaggio olimpico è stato ospitato nella cittadina di Adler, a circa 28 km da Soči.

Le mascotte delle Olimpiadi sono tre animali: l'orso polare, la lepre artica e il leopardo delle nevi.

È stata la prima manifestazione olimpica invernale ospitata dalla Russia. Precedentemente l'Unione Sovietica aveva ospitato i Giochi Olimpici estivi del 1980 di Mosca. Il costo totale delle infrastrutture e degli impianti realizzati in previsione dell'evento ammontava a 12 miliardi di dollari, ma diversi fattori hanno determinato l'espansione del budget ad oltre 51 miliardi di dollari, rendendo quella di Soči la manifestazione olimpica più costosa di sempre.

La vigilia dell'inizio dei Giochi è stata molto tesa e ha suscitato numerosi dibattiti, tra gli attacchi terroristici degli estremisti islamici guidati da Dokka Umarov e le proteste contro la legge omofoba approvata in Russia nel 2013, continuate anche durante le competizioni sportive.

Alcuni sportivi della nazionale ucraina durante la manifestazione hanno abbandonato le gare per protestare contro il presidente ucraino filorusso Viktor Janukovyč, ritenuto responsabile della violenta repressione dei manifestanti di Euromaidan, che ha causato più di 100 morti, nella vicina Kiev[1].

  1. ^ Sochi, alcuni atleti ucraini lasciano i Giochi. La sciatrice Matsotska accusa Ianukovich per i massacri, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 1º febbraio 2014. URL consultato il 2 settembre 2014.

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