Xu Guangqi

Xu Guangqi (latinizzato Paolo Siu).

Xu Guangqi[1] (caratteri cinesi: 徐光启; pinyin: Xú Guāngqǐ) (Shanghai, 24 aprile 1562Pechino, 8 novembre 1633) è stato un funzionario, matematico, agronomo e traduttore cinese.

Mandarino imperiale vissuto al tempo della Dinastia Ming, Xu Guangqi fu una delle principali controparti cinesi di Matteo Ricci[2] e degli altri padri della missione gesuita in Cina. Xu impresse un forte impulso allo scambio intellettuale con l'Occidente e alla traduzione di testi dal latino al cinese. Convertitosi nel 1603 al cristianesimo senza rinunciare al confucianesimo, collaborò con Matteo Ricci per la traduzione in cinese della Geometria euclidea e per la traduzione in latino di Confucio[3] e può essere considerato un precursore ante litteram del dialogo di civiltà. Dopo la morte di Ricci a Pechino, continuò la sua carriera mandarinale fino a diventare Ministro dei Riti della corte imperiale e scrisse numerosi saggi sulle conoscenze dell'Occidente, sull'agricoltura e sull'arte militare. È sepolto a Shanghai in un mausoleo nel quartiere cittadino di Xujiahui, toponimo etimologicamente legato alla famiglia di Xu Guangqi, che lì possedeva terreni e immobili. Anche sua nipote Candida ebbe un ruolo importante nella diffusione del cattolicesimo in Cina.

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Xu" è il cognome.
  2. ^ Giulio Aleni: La vita di Matteo Ricci (1630) Capitolo 68 e seguenti
  3. ^ Needhan op. cit.

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