Zar, a volte scritto[1] come czar o tzar o zair, ma anche tsar, (in russo царь?, car', ; in bulgaro цар, car; dal latino Caesar, poi C'zar, infine zar), è un titolo usato per designare i monarchi slavi orientali e meridionali dell'Europa orientale, nato a partire dai monarchi bulgari del Primo Impero Bulgaro dal X secolo in poi[2][3][4] e divenuto successivamente popolare coi sovrani dell'Impero russo dal 1547 al 1917. Il termine deriva dalla parola latina caesar[5], inteso come "imperatore" nel senso medievale europeo del termine: un sovrano con lo stesso rango di un imperatore romano, che lo deteneva con l'approvazione di un altro imperatore o di un supremo ecclesiastico (il Papa o il Patriarca Ecumenico).
Il primo regnante ad adottare ufficialmente il titolo fu il sovrano bulgaro Simeone I il Grande (893-927), che ottenne il titolo dal patriarca Nicola I Mistico durante la guerra bulgaro-bizantina del 913-927. Il primo sovrano russo ad adottare ufficialmente il titolo fu invece Ivan IV il Terribile (1547-1584), come simbolo del cambiamento della natura della monarchia russa; fino a quel momento il titolo era quello di principe di Moscovia. Nel 1721 Pietro I il Grande adottò il titolo di imperatore con cui lui ed i suoi discendenti sono conosciuti e che era considerato interscambiabile con il termine zar.
Lo zar era imperatore di tutte le Russie: Grande, Piccola e Bianca.
La fine degli zar russi avviene nel 1917 a causa della rivoluzione russa che portò la fine anche della monarchia e la nascita della repubblica, la quale verrà instaurata nel nuovo governo, la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, creata dagli artefici della rivoluzione, i bolscevichi guidati da Lenin. L'ultimo zar fu Nicola II di Russia. Con la sua abdicazione e l'abolizione della monarchia nel marzo 1917, dopo la Rivoluzione di Febbraio (che era la fase iniziale della rivoluzione russa), vennero instaurati due governi: il Governo provvisorio russo e il Soviet di Pietrogrado dei bolscevichi; quest'ultimi riuscirono ad effettuare un colpo di Stato nel Governo provvisorio russo, facendolo fallire, e la Russia divenne dei bolscevichi. Nicola II di Russia venne assassinato dai bolscevichi insieme alla sua famiglia il 17 luglio 1918.
Nelle lingue slave spesso è stato usato il termine zar per tradurre la parola imperatore; per esempio il titolo di imperatore del Giappone veniva tradotto come zar del Giappone.[senza fonte] Il termine è stato usato anche in altri stati come la Serbia e la Croazia.