Doom

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Doom (disambigua).
Doom
videogioco
Piattaforma3DO, Acorn Archimedes, Atari Jaguar, Game Boy Advance, iOS, Mac OS, Microsoft Windows, MS-DOS, NEC PC-9801, Sega Mega Drive 32X, Sega Saturn, PlayStation, SNES, Tapwave Zodiac, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, Android
Data di pubblicazione10 dicembre 1993 (versione MS-DOS)
GenereSparatutto in prima persona
TemaFantascienza
OrigineStati Uniti
Sviluppoid Software (originale DOS, PC), Logicware (3DO), David A. Palmer Productions (GBA), Infinity Co. (PC-98), Sega (32X), Sculptured Software (SNES), Williams Entertainment (PSX), Rage Software (Saturn)
Pubblicazioneid Software, GT Interactive, Activision
DesignSandy Petersen
ProgrammazioneJohn Carmack, John Romero, Dave Taylor
Direzione artisticaAdrian Carmack, Kevin Cloud
MusicheRobert Prince
Modalità di giocoGiocatore singolo, multiplayer (2-4 giocatori)
Periferiche di inputTastiera, gamepad, mouse
Motore graficoDoom Engine
Supportofloppy disk da 3½" o 5.25", 1 CD-ROM, cartuccia, Steam
Distribuzione digitaleSteam, Xbox Live, PlayStation Network, GOG.com
Requisiti di sistemaCPU 386SX 33 MHz, 4MB RAM, VGA, 12MB HD
Fascia di etàBBFC15 · CERO: C,D · DJCTQ: 18 · ELSPA: 15+ · ESRB: M (DOS, Jaguar, Sega 32X, SNES, Windows), T (GBA) · OFLC (AU): MA15+ · OFLC (NZ): R13 · PEGI: 16 · RSAC: V3: Blood and gore · SELL: 16 · USK: 16 (GBA), 18 (SNES)
EspansioniThy Flesh Consumed
SerieDoom
Seguito daDoom II: Hell on Earth
Logo ufficiale

Doom (scritto DOOM in caratteri maiuscoli sulla documentazione ufficiale)[1] è un videogioco creato da id Software e pubblicato nel 1993 per PC, e successivamente per diverse console. Insieme a Wolfenstein 3D, è ritenuto uno degli esempi più influenti del genere sparatutto in prima persona.

Combinando un innovativo uso della grafica 3D, uno stile di gioco semplice e veloce e un elevato tasso di violenza, in breve tempo diventò molto popolare,[2] tanto che per diversi anni dopo la sua pubblicazione questo genere di giochi veniva normalmente chiamato "alla Doom" (o Doom clone in lingua inglese).[3]

Nel 1997 è stato stimato che la versione shareware (che comprende il primo dei tre episodi del gioco) sia stata prelevata e giocata da almeno 15 milioni di persone.[4]

Doom ha avuto numerosi adattamenti: realizzato originariamente per il sistema operativo MS-DOS, è stato convertito per Windows 95 in occasione del lancio delle DirectX di Microsoft, oltre che sulla maggior parte delle console disponibili. Diversi sono anche i seguiti che formano la serie Doom, a partire da Doom II: Hell on Earth del 1994, The Ultimate Doom (1995), riedizione comprendente i primi tre episodi originali, più un quarto inedito, Thy Flesh Consumed; Final Doom del 1996, due episodi separati (intitolati The Plutonia Experiment e TNT: Evilution) non sviluppati dalla id Software bensì da rispettivamente Dario e Milo Casali e Team TNT; Master Levels for Doom II (1995), una raccolta di livelli aggiuntivi, e Doom 64 (1997), un remake per Nintendo 64. Il capitolo successivo, Doom 3, è stato pubblicato nel 2004 e ha abbandonato l'ormai obsoleta tecnologia dei primi capitoli, pubblicati agli inizi degli anni novanta, per abbracciare quella delle nuove generazioni di PC e console; nel 2005 è stato pubblicato uno spin-off per telefoni cellulari intitolato Doom RPG, mentre uno per iPhone, dal titolo di Doom Resurrection, è stato pubblicato nel 2009.

Il 7 maggio 2008 la id Software ha annunciato l'inizio dello sviluppo di Doom 4, poi ribattezzato semplicemente Doom, realizzato con il motore grafico id Tech 5.[5] Lo sviluppo del gioco è ripartito da zero nel 2011 e a giugno 2014 è stato presentato un teaser trailer di Doom all'Electronic Entertainment Expo 2014[6] e al QuakeCon 2014[7], pubblicato quindi a maggio 2016. Un sequel, Doom Eternal, è stato pubblicato il 20 marzo 2020.[8]

  1. ^ Doom Press Release.
  2. ^ Benjamin Turner, DOOM: One for the Ages, su archive.gamespy.com, GameSpy, 8 dicembre 2003. URL consultato il 4 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2008).
  3. ^ Benjamin Turner, Bringin' in the DOOM Clones, su archive.gamespy.com, GameSpy, 8 dicembre 2003. URL consultato il 4 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2008).
  4. ^ AA VV, Scienza e tecnologia, in Guinness dei primati 1997, Arnoldo Mondadori Editore, 1996, p. 100, ISBN 88-04-41739-0.
  5. ^ Doom 4 Announced, su shacknews.com, shacknews. URL consultato il 20 novembre 2014.
  6. ^ (EN) DOOM Teaser, su youtube.com, YouTube, 10 giugno 2014. URL consultato il 20 novembre 2014.
  7. ^ (EN) New Doom Game Is Finally Shown Off At QuakeCon 2014, su wegotthiscovered.com. URL consultato il 20 novembre 2014.
  8. ^ (EN) Doom Eternal delayed to March 2020, su polygon.com. URL consultato il 9 ottobre 2019.

Developed by StudentB