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I due vaccini antipoliomielite oggi disponibili sono vaccini utilizzati in tutto il mondo per combattere la poliomielite. Il primo fu sviluppato da Jonas Salk e testato nel 1954. Annunciato al mondo da Salk il 12 aprile 1955, si compone di una dose di poliovirus inattivati (non-infettanti) da iniettare. Un vaccino orale fu sviluppato da Albert Sabin con poliovirus attenuati (alcuni anni prima, una sperimentazione analoga era stata tentata da Hilary Koprowski).
La sperimentazione umana del vaccino di Sabin è iniziata nel 1957, ed è stato approvato nel 1962.[1] Poiché non esiste uno stato a lunga permanenza di portatore per poliovirus in soggetti immunocompetenti, poiché il poliovirus non ha un serbatoio naturale che non sia l'uomo e poiché la sopravvivenza del virus nell'ambiente per un lungo periodo di tempo sembra essere remota, si ritiene che l'interruzione della trasmissione da persona a persona con la vaccinazione sia il passo fondamentale nell'eradicazione globale della malattia.[2]
I due vaccini hanno eliminato la poliomielite dalla maggior parte dei paesi del mondo[3][4] e hanno ridotto l'incidenza a livello mondiale da circa 350.000 casi registrati nel 1988 a 1.652 nel 2007,[5][6][7], sino al minimo storico di 223 casi nel 2012[8].
^ Schonberger L, Kaplan J, Kim-Farley R, Moore M, Eddins D, Hatch M, Control of paralytic poliomyelitis in the United States, in Rev. Infect. Dis., 6 Suppl 2, 1984, pp. S424–6, PMID6740085.
^Wild Poliovirus Weekly Update, su polioeradication.org, Global Polio Eradication Initiative, 25 novembre 2008. URL consultato il 29 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2008).